Il
viaggio creativo di Cristano e Patrizio ricompone - in
un citazionismo d'atmosfere a ritroso nella storia dell'arte - suggestioni,
stili, cromatismo, luoghi mentali e luoghi fisici contemporanei. Alla
ricerca dell'armonia. Un'armonia tra anime: due sono le firme, uno solo
è lo spirito.
Cristiano più istintuale, Patrizio più meditato, s'incrociano
virtualmente come i tronchi di uno stesso albero. E la paternità
delle opere è superflua.
Il tema piacevolmente ossessivo del regno vegetale è spunto per
la costruzione di sequenze di momenti e memorie, fermate in cicli tematici:
Impressione, Seduzione, Sogno e Magia, Risvegli, Nostalgia, Dolore,
Devastazione, Riscoperta, Assoli nella mostra itinerante ARBOREA.
Fiori e alberi studiati, smembrati, espansi, ricomposti, nel nome di
una natura che "respira".
I filoni espressivi sono apparentemente distanti: le piccole degli acquerelli,
quelle più grandi degli acrilici, entrambi strumenti veloci per
esprimere sensazioni forti.
L'acquerello, mosso da rimandi agli stilemi della pittura giapponese
nelle sagome leggere, vive come un organismo naturale, diluito razionalmente
sul foglio in cotone, superando la semplice istintualità della
creazione: appaiono e scompaiono sintetiche FORME IN SUPERFICIE, sorrette
da un cromatismo ora brillante, ora pacato.
Infinite sono le sfumature, modulate dalla scelta dei supporti, spesso
non omogeneei: i cementi neutri, le tele sfrangiate e asimmetriche,
il legno grezzo si fondono con l'opaca materia pittorica dell'acrilico,
ispirati ai paesaggi della'ottocentesca Scuola di Barbizon come al Mondrian
più etereo - il primo artista contemporaneo a studiare la struttura
dell'albero - per poi scomporsi in elementi minimali o in soluzioni
informali.
La loro non è una pittura mimetica ma evocativa: i boschi opprimenti
come i fiori dilatati racchiudono segreti e sensazioni emotivamente
forti, un senso del sublime che ricorda gli scenari di favole e folletti;
sogno e realtà in opposizione alla frenesia dell'urbanizzazione,
con una velata missione ecologista.
Una scelta che li spinge a lavorare ad un ciclo di cinquanta opere dedicato
ai PONTI DI ROMA: acrilici su tela ed acquarelli su carta che ripercorrono,
in una visione nuova perchè lontana dalle immagini freddamente
iconografiche, quel tratto di Tevere che è il cuore pulsante
della città.
Le visioni di Cristiano sono più libere ed emozionali, più
solide nella costruzione della rappresentazione delle architetture quelle
di Patrizio.
Come osservato da Paola Magni, entrambe fanno emergere la dualità
insita nel concetto di ponte, mediante una lettura orizzontale rappresentata
dall'arco, chiara espressione del dialogo con il mondo esterno, ed una
lettura verticale, più intimista, incarnata dal pilastro: è
qui che la solitudine individuale si scontra con una realtà vissuta
solo di riflesso.
Giusy
Caroppo
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Cristano
(Roma,
1968) e Patrizio (Roma, 1971) Alviti.
Vivono e lavorano a Roma
Interrotti
gli studi di ingegneria Cristiano ed architettura Patrizio, si dedicano
da autodidatti alla sperimentazione, dell'olio come del mosaico, dell'affresco
come della decorazione.
Fondano nel 1995 una società sul modello delle botteghe d'arte
del passato - lo STUDIO MIC (micstudio@yahoo.it)-
lavorando a progetti su commissione, trasferendo emozioni e colori negli
spazi stessi della vita quotidiana.
I due artisti espongono regolarmente in spazi pubblici e privati e collaborano
con Università ed Enti; realizzano anche grandi sculture per
l'arredo urbano.
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Principali
mostre personali:
-
"Atmosfere diluite", a cura di Giusy Caroppo, Barletta,
StudArtissima 35, 18 dicembre 2004 - 18 gennaio 2005 (Catalogo);
- "Forme in superficie", a cura di Paola Magni, Roma,
Studio Mic, 5 dicembre 2003 - 25 gennaio 2004 (Catalogo);
- "Finestre", a cura di Laura Clemens, Monaco di Baviera
(Germania), 1 dicembre 2003 - 31 gennaio 2004 (Catalogo);
- "Paesaggi dell'anima", a cura di Vittoria Palazzo,
circolo della stampa di Milano, 29 marzo 5 aprile 2004 (Catalogo);
- "Arco Piciocco", a cura di Paola Magni, Trani (Ba),
24 - 27 aprile 2003 (Catalogo);
- "Arborea" mostra itinerante a cura di Paola Magni,
Palazzo Valdina, Roma, Roma, 16 - 23 aprile 2003 (Catalogo);
- "Memorie di sogni", a cura di Paola Magni, Spazio
Arte Abate, 20 novembre - 10 dicembre 2002;
- "Giorni e il viaggio", a cura di Vittoria Palazzo,
Roma, Studio Mic, 17 ottobre - 23 novembre 2001 (Catalogo);
- "Echo, spazi vissuti di riflesso", Fiera di Roma,
23 ottobre - 2 novembre 2000 (Catalogo).
Principali
mostre collettive:
-
"Riflessi", a cura di Massimo Scalingella, Roma, Ippodromo
delle Capannelle, gennaio 2002;
- "Artisti per caso", a cura di Lucia Castagna, Enzo
Gentile, Massimiliano Luzzati, Roma, Palazzo delle Esposizioni, dicembre
2001 (Catalogo);
- "Suggestioni lontane", Roma, Shanti, giugno 2000;
- "Collettiva di mosaico", Chiostri francescani, Ravenna
1999.
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