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LE OPERE IN MOSTRA
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VICTORIA VESNA
USA, Washington D.C. 1959; le sue origini sono serbe-montenegrine.
Vive a Los Angeles
Ha ricevuto il PhD a CAiiA, University of Wales (UK), è laureata
in Belle Arti presso l'Università di Belgrado e in Art &
Design a New York; titolare di cattedra presso il Department of
Design| Media Arts at the University of Los Angeles (UCLA).
E' presente sulla scena artistica internazionale dalla metà
degli anni Ottanta come video artista, performer e come creatrice
di installazioni digitali: oggi l'interattività è
il cardine centrale nell'opera di Victoria Vesna
Ha partecipato ad Aperto 86 ed alla sezione Club Media della Biennale
di Venezia nel 1997, punto d'incontro multimediale per artisti,
giornalisti, visitatori, sull'arte contemporanea e sulla Biennale.
Nel 1998 una giuria presieduta da Pierre Restany le assegna il Premio
Oscar Signorini dedicato all'Arte Remota -prima manifestazione italiana
a premi riservata all'arte on line - per il suo lavoro collettivo
Bodies@Incorporated, (all'indirizzo http://www.arts.ucsb.edu/bodiesinc),
sito costruito dagli utenti, iniziato con l'invio di un questionario
on-line che invitava gli stessi a costruirsi un proprio clone tecnologico,
ovvero un corpo virtuale, scegliendone i materiali, il nome, i singoli
pezzi, un alter ego dotato di potenzialità vitali all'interno
del web.
Così il visitatore entrava a far parte di una comunità
fatta di tanti proprietari di corpi virtuali, muovendosi nei tre
ambienti principali che compongono il sito (Limbo, Necropolis, Showplace)
ed interagendo con altri corpi, subendo mutazioni e trasformazioni
fino alla morte.
Il grandissimo numero di adesioni ha dato vita una vera e propria
comunità globale in un habitat condiviso - il World Wide
Web - dove scambiarsi esperienze e informazioni, un territorio anticipatore
di un'esistenza prossima ventura che va verso la connessione tra
corpo, rete, nanotecnologie, biotecnologie, intelligenza artificiale,
emozioni, sentimenti e aspirazioni umane.
Nel 2000 Victoria Vesna lavora per l'Atlanta College of Art Gallery
(Atlanta, GA) e per l'Oklahoma City Art Museum (OK) proponendo Telematic
Connections e The Virtual Embrace, solo per citare alcune delle
sue svariate esperienze all'estero.
Fra i suoi lavori più recenti, fra il 2003 e il 2004, compare
NANO, una mostra personale realizzata con il "nano scientist
James Gimzewski ed un team interdisciplinare al Los Angeles County
Museum of Art, LACMA Lab.
La mostra propone ai visitatori un ambiente immersivo che apre alla
sperimentazione sensoria delle nanotecnologie (operanti su una scala
di miliardesimi di metro), attraverso uno slittamento delle modalità
sensorie e la manipolazione di materiale artistico; esse desiderano
esprimere una nuova concezione del rapporto tra bellezza (la microbellezza
delle nanotecnologie, la bellezza della scrittura in codice), cultura
e tecnologia, in contrasto con le comunità che si fanno promotrici
del software open source (che può invece essere liberamente
eseguito, copiato, distribuito e modificato).
La presentazione della mostra Nano, Los Angeles County Museum 2004,
è all'indirizzo http://nano.arts.ucla.edu/.
In Italia è presente nella mostra "Mediterraneans"
al MACRO - Ex Mattatoio a Roma, macro@comune.roma.it, http://www.macro.roma.museum/
come rappresentante dell'area dei balcani a cura di Dobrila Denegri,
con l'opera Balkan Ghosts del 2004, una proiezione interattiva legata
al tema dei confini e della ricerca del territorio.
http://nano.arts.ucla.edu
http://bodiesinc.ucla.edu
http://vv.arts.ucla.edu
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