OLIVO BARBIERI (Carpi, 1954.Vive
e lavora a Carpi)
Compiuti gli studi alla Facoltà di Pedagogia e al
D.A.M.S. di Bologna, dal 1971 comincia la sua attività di fotografo.
Si dedica alla ricerca fotografica sotto l'effetto della luce artificiale
indagando il paesaggio notturno, l'architettura, il tempo.
Espone in Italia e all'estero dal 1978.
Nel 2003 è l'unico italiano invitato alla Triennale di Fotografia
di NEW YORK.
Nelle sue stampe fotografiche non c'è nulla di digitale, sono eseguite
con sistemi tradizionali sebbene l'effetto visivo appare spesso innaturale.
Per la fotografia di Barbieri si può per assurdo parlare di "verità
virtuali" e i "luoghi" da lui ritratti sono stati definiti
"spaesaggi",
come le visioni notturne delle città italiane, ritratte da nord
a sud.
Nelle sue foto si colgono la simultaneità, la sovrapposizione di
luoghi, di tempi e di oggetti.
La lettura delle immagini è perciò a più livelli,
verticali e orizzontali, grazie all'uso di uno strumento chiamato "banco
ottico", che rende possibile una messa a fuoco selettiva: è
l'artista che decide qual è il punto di massima lettura dell'immagine.
L'immagine ottenuta non è né nitida né del tutto
sfocata e permette di cogliere determinati particolari che spesso sfuggono
ad una percezione superficiale della realtà.
Negli ultimi anni la ricerca di Olivo Barbieri si sviluppa su due filoni
paralleli: il racconto della città contemporanea studiata nei luoghi
ad intensa trasformazione (Egitto, Giappone, India , Tibet e Cina - "Notsofarest"
è uno dei cicli più attuali e di maggior successo- e una
serie di approfondimenti sugli spazi di grande attualità mediatica,
quali gli stadi di calcio e i luoghi della giustizia -gli Stadi, del 1999,
ci mostrano la loro costruzione e funzionamento come giganteschi videogiochi
in grado di scatenare sulla tifoseria calcistica stati di esaltazione
ipnotica;
i Tribunali, del 2000, aule e aule bunker dei Palazzi di Giustizia, sono
visti come un nuovo soggetto ipermediatizzato, la cui forma viene sottilmente
indagata
in rapporto al contenuto del suo esercizio. In mostra, una foto che ritrae
Shanghai del ciclo NOTSOFAREST,
in cui coglie il repentino cambiamento delle metropoli cinesi e gli effetti
della globalizzazione,
che ne danno un'immagine incredibile e come egli afferma, inquietante,
perchè "di quello che sarebbe accaduto non se ne trovava
traccia sui giornali e tv
"
http://www.isabellabrancolini.it/olivo_barbieri_paintings.html
http://www.gallerieitaliane.com/artisti/VisArtista.asp?ID=791
|